- Il Pero Misso, presidio di prelibatezza -

La conservazione e la cura delle tradizioni di un territorio sono necessariamente l’effetto di una consapevole valorizzazione delle ricchezze di una terra. A partire da quelle naturalistiche sino a quelle linguistiche, è quanto mai importante fissare alcune regole che assicurino il fondamentale trasferimento delle conoscenze e delle passioni, di generazione in generazione. Relativamente alle specialità gastronomiche territoriali, l’attività dei “presidi” è stata preziosa in questi ultimi anni, consentendo la diffusione di alimenti destinati all’oblio. Slow Food su tutti ha contribuito e contribuisce con grande passione e professionalità. Il territorio veronese è molto ricco di biodiversità, dalla frutta ai cereali, alle coltivazioni vitivinicole.

La particolarità

In Valpolicella esiste un frutto meraviglioso e prelibato che matura in alta collina, divenuto recentemente un “Presidio Slow Food”, per la sua fragilità e delicatezza: Il Pero Misso (qui un bellissimo video)
La particolarità unica di questo frutto, oltre che la tendenza a crescere tra i 500 e i 900 metri s.l.m., è la necessità di un trattamento di maturazione dopo la raccolta, un po’ come le nespole. Si raccoglie ancora acerbo e lo i lascia “dormire” per circa un mese in un luogo buio e asciutto. La buccia durante questo tempo, da verde diviene marrone, di un colore simile alle pere normali troppo mature. La polpa, a differenza delle altre pere, si mantiene tuttavia consistente. I tannini si abbassano e aumentano gli zuccheri, regalando al frutto un sapore delicato e molto dolce.
Nella parte alta di Marano di Valpolicella, ovvero una delle zone in cui cresce questo albero speciale, vive e soprattutto vegeta il famoso “Pero Marchesini”, da nome del podere, di oltre 200 anni di età, inserito trai i Patriarchi Vegetali d’Italia.

Il presidio

Il presidio nato per la conservazione di questa specialità è relativamente recente.
Riportiamo dal sito web di Slow Food:
Nell’800 il pero misso rivestiva una grande importanza sul mercato frutticolo del Nord Est e non solo, fino a 40 anni fa veniva venduto sul mercato all’ingrosso di Verona e anche nel mercato in Piazza delle Erbe. Oggi si può trovare solo in piccole aziende agricole montane, oppure alle fiere paesane dei comuni della Lessinia (come ad esempio a ottobre alla fiera del Rosario di Breonio, nel comune di Fumane). Il Dipartimento di Agronomia e Produzioni Vegetali della Facoltà di Agraria di Padova, in collaborazione con l’Istituto sperimentale di frutticoltura Veronese, ha avviato negli anni scorsi con alcuni coltivatori un progetto di recupero di questa varietà dal quale è nato poi il Presidio. I coltivatori aderiscono all’associazione “Antica Terra Gentile”, un’associazione culturale nata per promuovere il metodo biologico nella produzione agricola e per la custodia della biodiversità agroalimentare, naturale e originaria della montagna veronese, ma anche per la difesa del territorio e per ripristinare lo spirito originario delle comunità rurali alpine.
Noi amiamo consigliare ai nostri ospiti di assaggiare una specialità fatta con il pero misso, magistralmente preparata dagli chef della “Antica Osteria Paverno”, a 400 metri dal Relais Valpolicella B&B, di cui non vogliamo svelare nulla ma solo estendere tale consiglio a chiunque legga questo post.

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